PROGRAMMA FORMATIVO
1. Competenze trasversali (cenni di riferimento alle materie che l’apprendista seguirà ed il TUTOR FORMATIVO valuterà)
a) igiene e sicurezza sul lavoro
b) rapporto di lavoro
c) organizzazione aziendale
d) competenze relazionali
2. La normativa sull’apprendistato 
a) Obbiettivi
- Approfondire le logiche sottostanti la riforma dell’apprendistato
 
- Acquisire gli elementi di base relativi al contratto di apprendistato
 
b) Contenuti
- Le logiche alla base dell’apprendistato: lo sviluppo della risorsa umana come fattore di crescita dell’impresa
 
- Approfondimento delle novità normative introdotte (L 30/03, D.Lgs 276/03; CM 40/04, CM 30/05, D.Lgs 133/08, TU 167/11)
 
- Le tre tipologie di apprendistato
 
- Le caratteristiche del contratto di apprendistato professionalizzante: i requisiti da rispettare, i vantaggi offerti, la formazione formale
 
- Collegamenti che evidenziano gli elementi di continuità e le differenze con la normativa precedente
 
3. Il ruolo del TUTOR AZIENDALE – relazione con apprendista e relazione con TUTOR FORMATIVO
a) Obiettivi:
- Acquisire la  consapevolezza  sul  significato  della  formazione  sia  trasversale  che professionale dell’apprendista e sui compiti del TUTOR AZIENDALE
 
- Gestire l’accoglienza e l’inserimento degli apprendisti in azienda
 
- Gestire le relazioni con i soggetti esterni all’azienda coinvolti nel percorso formativo dell’apprendista
 
b) Contenuti: 
- Chi è il TUTOR AZIENDALE, chi è l’APPRENDISTA, chi è il TUTOR FORMATIVO
 
- I compiti e le competenze del TUTOR AZIENDALE nelle principali fasi di sviluppo formativo dell’apprendista (inserimenti, in itinere, valutazione finale)
 
- Il rapporto tra l’azienda ed il TUTOR FORMATIVO nelle principali fasi (progettuale, coordinamento e monitoraggio in itinere, valutazione finale)
 
4. La progettazione e la valutazione del percorso formativo:
a) Obiettivi:
- Riflettere sull’importanza di definire e formalizzare un piano di attività per insegnare un mestiere
 
- Acquisire strumenti per:
 
– La progettazione del PIF (Piano Formativo Individuale)
– La rilevazione e valutazione delle competenze acquisite dall’apprendista
– L’inserimento e l’affiancamento in azienda dell’apprendista
- Assicurare la congruenza dell’attività svolta in azienda rispetto agli obiettivi formativi descritti nel PIF
 
b) Contenuti: 
- L’analisi del percorso formativo:
 
– Analizzare il ruolo professionale
– Individuare le attività che caratterizzano il processo lavorativo
– Definire le competenze che sono necessarie per svolgere ciascuna attività
- La definizione del PIF: esercitazione guidata sulla progettazione del PIF applicata su caso specifico
 
- La rilevazione e la valutazione delle competenze acquisite in itinere e finale
 
– Stabilire cosa sarà valutato
– Organizzare la valutazione
– Gestire gli strumenti di valutazione competenze
5. Modalità di erogazione della formazione:
la formazione avverrà interamente all’interno dell’azienda, essendo in regola con il disposto di legge inerente l’ambiente e/o locali per la formazione
RIFERIMENTI NORMATIVI
Il piano è stato definito in base a quanto previsto dal DLGS 276/2003, dalle direttive regionali e dal contratto collettivo applicato dall’azienda.
Fermo restando il profilo e la qualifica professionale da conseguire, il presente piano potrà essere  aggiornato in relazione alle fonti sopra citate e all’evoluzione, tecnologica, organizzativa e produttiva dell’impresa.